Una telefonata - Ilvandara

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Una telefonata

Su di me



Nel dicembre 2010

Una telefonata con un vecchio Fratello di Bologna mi ha fatto vedere lo scopo magico di Trieste e, di conseguenza, quello di noi Maghi triestini.
Era anni che non lo sentivo, più di 15, e lo ho cercato per risolvere un problema amministrativo nel campo della Magia, in relazione alla morte della mia amica e Sorella Serena e dei suoi e nostri rapporti con Nevio Viola.
Si parlava di Nevio e della sua caratteristica di essere, per così dire, un "creativo", uno cioè che cominciava cento cose e non ne portava mai a termine nessuna. Vero. Era fatto così. Era amico mio e lo conoscevo piuttosto bene. Confermo.
Poi ho pensato ad altre cose, ad altri Fratelli e Sorelle, ai loro percorsi e mi sono accorto di una cosa: Trieste è una delle Tube di Faloppio della Magia, neanche un utero, proprio una tuba.
Da noi s'incontrano spermatozoi ed ovuli, fecondano, e poi cominciano a scendere verso altri siti, verso i loro uteri dove svilupparsi.
O forse neppure quello. Trieste è il posto dove si ha il rapporto sessuale; non è detto che lo spermatozoo raggiunga l'ovulo mentre si trova ancora nella mia Marca. Ci vogliono anche 24 ore perché lo spermatozoo vincente entri in contatto con l'ovulo.
E così la nostra Magia se ne va. E' per questo che a Trieste non si riesce a creare nulla di stabile, nulla che duri e che diventi famoso. E' il nostro destino: essere un'alcova, solo quello.
Non siamo un utero, siamo l'Alcova della Magia.
Forse è meglio così, che i nostri figli vengano cresciuti da gente capace.

Grazie Nevio, grazie Serena, grazie Paolo.

  
 
 
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