La prima
E' stata rivelata in uno stato di
trance lucida mentre stavo facendo altre cose.
Ero un ragazzo di 12 / 13 anni
circa, ed imparavo delle cose da un saggio molto anziano in una casa di
Budapest, sulla collina di Buda (dove ora c'è il castello), in un periodo
identificato intorno al tardo 1200. Dalla finestra si vedeva chiaramente la
curva del Danubio, e dall'altra parte del fiume la città di Pest. La stanza si
trovava in un piano alto, così che il panorama risultava inconfondibile. Per
questo lo ho identificato.
La stanza era spartana, come la
cella di un monastero, di tre metri per quattro circa, ma molto luminosa e
dall'aspetto pulito e salubre. Conteneva un letto con un pagliericcio, una
gruccia per gli abiti, un catino ed una brocca, una cassapanca. Vicino alla
finestra c'era un tavolo con due sedie, dietro al quale stava seduto il vecchio.
Sopra la sua testa una mensola, con alcuni libri di grande formato, piuttosto
grossi, penna, calamaio e lume. Ricordo perfettamente che finestra era
posizionata a destra del tavolo, da cui ho dedotto che il vecchio fosse mancino
(altrimenti la mano destra avrebbe fatto ombra sulla scrittura).
Sul tavolo stava un libro aperto,
ed il vecchio m'insegnava delle cose. Non ricordo esattamente cosa ci fosse su
quelle pagine, ma erano scritte a mano e contenevano dei disegni.
La seconda
E' stata rivelata in sogno.
Ero una castellana, ed abitavo in
una fattoria fortificata dei Pirenei francesi, nella zona sud. Sono morta a 27
anni di parto. Altro non so.
La terza
E' stata rivelata in viaggio
astrale, ed è l'unica di cui ho prove oggettive.
Ero un giovane funzionario civile
dei servizi segreti nazisti, avevo meno di 30 anni, e probabilmente ero legato a
qualche società esoterica segreta d'ispirazione ariana e nordica.
Sono morto nel 1943/44 in un
sommergibile, in quello specchio di mare che sta fra la Danimarca, la
Scandinavia e la Polonia.
Un paio di mesi dopo questo
viaggio astrale, guardando la televisione, ho scoperto che proprio in quel
tratto di mare era stato scoperto un sommergibile affondato, dentro al quale
sono stati trovati oggetti appartenenti ad abiti civili: fibbie, bottoni, il
meccanismo di chiusura di una valigetta porta atti ed altre cose sicuramente non
identificabili con una divisa militare.
Da cui ho dedotto che ero io.